Contro la già retrocessa Paoloni i picchi giocano una buona partita e si aggiudicano 3 punti che spalancano la strada per i play off.
Se volete sapere com'è andata ve lo dico io: sono stati tutti bravissimi e s'è vinto bene il primo (15-25), perso il secondo (25-19), vinti terzo e quarto (22-25 e 17-25).
La cronaca sportiva, per questa volta, finisce qui, perchè credo sia giusto così.
Il set più duro per i ragazzi di Panciroli, infatti, è stato il quinto, quello che non si è giocato ma che c'è stato, anche ad Appignano. Dopo il saluto nessuno, infatti, ha voluto lasciare il parquet e tra telefonini e connessioni internet si è atteso il risultato di Ravenna. In un'atmosfera irreale il tempo sembrava essersi ingessato, e solo la chiamata di Mauro Cattani ci ha fatto capire che forse quel biglietto per gli spareggi poteva esser nostro, ma meglio non illudersi, meglio aspettare il "nero-su-bianco"...
Lentamente ed alla spicciolata i ragazzi e lo staff tecnico si preparano per il ritorno in Emilia e quando finalmente il sito della Federazione da la certezza, la gioia è veramente incontenibile.
Da quando ho intrapreso questa bellissima avventura mi sono riproposto di imparare il più possibile e di migliorarmi. Fare l'allenatore è davvero una cosa che mi piace tanto, mi soddisfa e mi permette di conoscere e vivere a stretto contatto con persone splendide.
Io credo che il centrare un obiettivo (che poi obiettivo non era...) posto così in alto ed in un girone logorante come quello in cui siamo capitati, possa definirsi autenticamente un'impresa.
Un'impresa compiuta da ragazzi che avevano tanta voglia di dimostrare di cosa sono capaci, compiuta da una dirigenza che deve sì crescere ma che ha sempre messo cuore e faccia in tutto quello che ha fatto.
Quest'anno ho imparato tanto, ho imparato che l'umiltà ed il lavoro ti premiano; ho imparato che in questo gioco non sei solo e che veramente dove non arrivi con i tuoi mezzi c'è la possibilità di essere aiutato dai compagni; ho imparato che anche se non scendi direttamente in campo puoi sentirti "giocatore" e che, alla fine, si deve sempre tentare di fare quel punto, perché sarà proprio "quel punto" che farà la differenza.
Siam partiti 9 mesi fa per salvarci e oggi, che il campionato è finito, non siamo ancora arrivati.
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