
alto 200 centimetri è un
centro di grande esperienza e tanti anni di serie A alle spalle, campionato in
cui si è distinto, dimostrandosi un top-ten nel fondamentale del muro. Dopo
tutta la trafile delle giovanili nella squadra del suo paese è approdato a
Nicosia (EN) dove ha dapprima ottenuto la promozione in serie B1 e poi spiccato
definitivamente il volo verso i palcoscenici della pallavolo che conta. Dal
2006 al 2009 è a Catania, prima in B1 poi per 2 stagioni di A2, per arrivare,
nella stagione 2009-10 a
Bologna dove, alla corte di coach Hugo Conte, sfiora la promozione in serie A1
disputando la serie di semifinale play-off. Proprio nell'estate del 2010 arriva
in terra reggiana, per vestire la magio giallo-nera di Cavriago, dove resterà
anche per la stagione 2011-12.
1) Cosa ti ha spinto a scegliere, tra
le tante offerte, la società della Rocca?
“Mi sono sempre trovato bene sia dal
punto di vista umano che pallavolistico in queste zone, inoltre la volontà di
vivere nel reggiano ha fatto si che prendessi al volo la chiamata
di Scandiano, una società che negli
ultimi anni ha sempre fatto bene.”
2) I tuoi pregi e difetti da giocatore
“Sono un centrale da muro più che da
attacco e da come la maggior parte dei centrali moderni, i fondamentali di
seconda linea, non sono il mio forte!”
3) Ti sei dato degli obiettivi personali in vista della prossima
stagione?
“Non sono uno che si dà degli obiettivi,,
di solito mi interessano più quelli della squadra; è chiaro che gioco per
vincere e per fare il campionato al meglio ma strada facendo l’importante è non
perdere di vista gli obiettivi del gruppo.”
4) La tua importante carriera di serie A, ti ha visto protagonista da
Catania a Reggio Emilia, hai notato differenze tenciche e/o ambientali tra le
società del Nord e quelle del Sud?
“A livello pallavolistico non ci sono grandi
differenze, ma dal punto di vista logistico è più impegnativo, spesso ad
esempio per spostarsi occorre l’aereo e ciò comporta la riduzione dei tempi di
recupero e riposo”
5)con il tuo arrivo Scandiano non può certo nascondere le ambizioni di una stagione da protagonista, ti senti pronto
a vivere un ruolo da trascinatore per i compagni e l’ambiente?
“Come dicevo prima è un gioco di squadra e io non
sono abituato a fare la prima donna, spero di riuscire a mettere la mia
esperienza a disposizione di tutti soprattutto dei piu giovani che hanno voglia
di lavorare e crescere in palestra”.
Questo bel colpo è solo uno di quelli che, già a buon punto, il sodalizio del presidente Gambarelli sta cercando di portare a casa. Nei prossimi giorni potrebbero essere ufficializzate, quindi, altre importanti novità.
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